ONEGIN

di Aleksandr Sergeyevich Pushkin

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XXXV.

Стал вновь читать он без разбора.

Прочел он Гиббона, Руссо,

Манзони, Гердера, Шамфора,

Madame de Staёl, Биша, Тиссо,

Прочел скептического Беля,

Прочел творенья Фонтенеля, 34

Прочел из наших кой-кого,

Не отвергая ничего:

И альманахи, и журналы,

Где поученья нам твердят,

Где нынче так меня бранят,

А где такие мадригалы

Себе встречал я иногда:

E sempre bene, господа.



XXXVI.

И что ж? Глаза его читали,

Но мысли были далеко;

Мечты, желания, печали

Теснились в душу глубоко.

Он меж печатными строками

Читал духовными глазами

Другие строки. В них-то он

Был совершенно углублен.

То были тайные преданья

Сердечной, темной старины,

Ни с чем не связанные сны,

Угрозы, толки, предсказанья,

Иль длинной сказки вздор живой,

Иль письмы девы молодой.



34 Autori di vario genere, non tutti oggi presenti nella biblioteca del Poeta: romanzieri Rousseau e Manzoni (di cui Puškin possedeva I Promessi Sposi sia in italiano che in francese), storico il Gibbon, filosofi Herder e Bayle (chiamato ‘scettico’ per la diffidenza verso ogni visione unitaria del mondo, sia scientifica che religiosa), letterati Chamfort e M.me de Staël, medici Bichat e Tissot (di quest’ultimo erano celebri in tutta Europa L'onanisme e l'Avis au peuple sur sa santé, trattati sui mali della masturbazione). Chiude questo secondo catalogo di libri Bernard Fontenelle, multiforme talento delle lettere d’oltralpe.

XXXV

Cominciò di nuovo a lèggere

A casaccio: Rousseau, Gibbon,

Chamfort, Herder e Manzoni,

La De Staël, Bichat, Tissot,

Bayle lo scettico, e le opere

Di Fontenelle – tutto legge,

Anche qualche nostro autore,

Senza farsi mancar nulla:

Ivi incluse le riviste

Con noi prodighe di prediche,

In cui oggi mi si striglia –

Ma alle volte ci ho trovato

Madrigali come questo:

Sempre bene, miei signori.



XXXVI

E con ciò? Gli occhi leggevano

Ma la mente era lontana;

Sogni, affanni, desideri

Lo assillavano nell’anima.

Con gli occhi dello spirito

Altre righe lui leggeva

Tra le righe della stampa:

Ne era totalmente preso.

Erano echi misteriosi

D’un oscuro e caro al cuore

Tempo antico, voci, sogni

Non legati ad alcunché,

Minacce, avvertimenti,

Sia che fosse intento a lèggere

Le fole pittoresche

D’un romanzo, sia le lettere

D’una giovane fanciulla. 35



35 Traduco un po’ a senso, nella convinzione che questa starinà abbia a che fare col vissuto d’un’anima, più che d’un popolo. Predan’e, di solito tradotto con ‘tradizione’, vale anche ‘ricordo, voce del passato, memoria d’un avvenimento’ (Dal’). “Erano misteriosi ricordi / d’un oscuro, commovente tempo antico, / Sogni non collegati a nulla, / Minacce, voci, presagi, sia le vive sciocchezze d’un lungo racconto, sia le lettere d’una giovane fanciulla.”