Speciale Centenario
I versi di Maria Costa
I Marinai nella memoria collettiva della città
"La voce del mare" è stata definita a Messina Maria Costa, poetessa popolare custode di una tradizione e di una lingua che l'apocalittico terremoto del 1908 tentarono di far scomparire per sempre. La mamma di Maria Costa sopravvisse e la città ebbe la fortuna di trovare nella voce della poetessa chi potesse cantare e trasmettere un patrimonio inestimabile, quello della memoria collettiva della città.
Vi presentiamo due poesie sul terremoto, una in italiano e l'altra in dialetto messinese. Nella prima sono le ultime due strofe ad essere dedicate ai marinai russi; nella seconda tutta la penultima strofa.
- Scritto da Maria Costa
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Ioann marinaio martire
Si chiamava Ioann Steblin - Kamenskij. Ed anche lui era su quelle navi che giunsero a Messina. Precisamente sull'incrociatore "Bogatyr" e fu insignito nel 1911 dal governo italiano della medaglia d'argento per aver partecipato ai soccorsi.
Servì la marina fino al 1917. Poi la "chiamata" di Dio, e nel 1923 l'ordinazione a sacerdote. Sempre perseguitato dal regime bolscevico, subisce diversi arresti e due internamenti nel campo delle Isole Solovki. Il 2 agosto del 1930 verrà fucilato. Nel 2000 è stato ufficialmente dichiarato un martire della Chiesa Ortodossa Russa.
- Scritto da Russianecho
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