La Russia a Messina
Lo studio del russo: una proposta per la Sicilia
In Italia esistono studenti di serie A e studenti di serie B. Non è uno scoop, chiaro. Tale diversificazione, all’interno del numeroso e quanto mai massificato popolo universitario, segue diversi criteri. Il merito non è uno di questi. Ahimè. Entriamo, ad esempio, nella piccola e, diciamolo pure, elitaria comunità di russisti. Corsi di lettorato non attivati, tutorati che sembrano un miraggio, ore di lezione previste ridotte all’osso. Nell’era della spending review, imperativo categorico è tagliare.
- Scritto da Giuseppe Barca
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Un'opera che lascia incollati alla sedia
Riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore una recensione alla messa in scena di Sotto le Macerie
Il teatro tragico ha l'enorme inconveniente morale di dare troppa importanza alla vita e alla morte! Cosi si espresse Nicolas de Chamfort e malgrado questa sua affermazione sia attendibilissima, la piece teatrale “Sotto le macerie”, messa in scena a Messina il 28 e il 29 dicembre, in memoria del catastrofico terremoto che 1908 che distrusse la città, risulta essere piacevolmente ed emozionalmente scorrevole.
Nata dal genio creativo del trio artistico BG&G: Billy Pavia, musicista scenografo, Gianni Di Giacomo Attore protagonista, Giuseppe Iannello regista e trascrittore dei testi, viene riportata in scena il dramma di un sopravvisuto all’immane catastrofe che colpì Messina nel dicembre del 1908, lo scienziato russo di grandissima fama internazionale, tale Sergej Tchakhotine, che per via dei suoi studi si trovava li approfittando delle ricchissime acque dello Stretto di Messina, un paradiso ancora incontaminato per i biologi marini di tutto il mondo.
- Scritto da Gianluca Previti
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