E’ fuor di dubbio. Il Natale in Russia non ha mai avuto lo stesso peso come in Occidente. La Pasqua assurge a ruolo dominante nella tradizione e nella manifestazione di fede del popolo russo; anche in epoca sovietica, nel giorno di Pasqua, si sentiva riecheggiare, magari in sordina, indipendentemente dalla fede delle labbra che lo pronunciavano, il saluto: Христос воскрес! (Cristo e risorto!)  .
Nel campo specifico dell’arte e della cultura e stata sempre la Pasqua a trovare piu espressione diretta o indiretta nelle opere degli scrittori. Basti pensare nel campo della poesia a molti versi di Pasternak (che pure ha scritto la nota Stella di Natale). Iosif Brodkkij costituisce in questo senso una variante alla norma. Il poeta infatti era uso ogni anno scrivere dei versi dedicati al Natale.
Vi presentiamo qui di seguito due di queste composizioni: Romanza di Natale e Laguna. La prima del 1962 ha come sfondo Mosca, l’altra del 1973 Venezia. Due città che entrambe “nuotano” verso il Natale: Mosca in una “angoscia inesplicabile” e Venezia in un “mare angustiato dalla carta nel corpo”.


Due città cosi apparentemente e sostanzialmente diverse, accomunate da una festa, il Natale il cui annuncio gioioso si tinge di visibili tristezze e palpabili dolori: sullo sfondo ancora una volta sembra far capolino la Pasqua, la gioia provata dalla Passione.

Russianecho, 30/12/2002