Politica e società
Regina Spektor, la Russia e l'ebraismo
Regina Spektor è nata a Mosca il 18 febbraio 1980 da genitori ebrei, il padre fotografo, la madre insegnante di musica. Nel 1989, la famiglia emigrò negli Stati Uniti. A 18 anni Regina ha iniziato a scrivere le sue prime canzoni e a 21 ha inciso il primo disco, "Eleven Eleven". Il suo ultimo album, "Far" (2009) , ha raggiunto la 3a posizione nella classifica USA "Billboard 200" e l'ha definitivamente consacrata a livello internazionale. Pur essendo padrona della lingua russa e una grande ammiratrice di Vladimir Vysotskij, Regina Spektor ha cantato [alla data dell'intervista, n.d.r.] nella sua lingua madre solo alcuni versi di Pasternak nella canzone "Aprés moi le deluge" e non aveva mai concesso interviste a media russi. In questa sua "prima" per il sito "Jewish.ru" - che ringraziamo per la cortese autorizzazione alla riproduzione - la cantante racconta per la prima volta in modo così esteso dei suoi ricordi della Russia, dell'emigrazione e del suo essere ebrea.
- Scritto da Avraham Grozman (trad. M. Brignone)
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L'Inghilterra, i Mille e la Russia
La storia dietro le quinte di uno sbarco trasversale
Centocinquant'anni fa lo sbarco dei mille in Sicilia che determinerà le sorti dell'Italia. Cosa c'entra la Russia? C'entra in una sorta di guerra asimmetrica (1) che ha come scenario l'Oriente, lontano e vicino, tra l'Impero Britannico, padrone dei mari, e l'Impero Russo, tutto continentale, euroasiatico, sempre più bisognoso di sbocchi sicuri sul mare.
Il Regno delle due Sicilie era un fedele alleato dello Zar e rappresentava una potenziale mina (2) vagante nel cuore del Mediterraneo. La guerra di Crimea, promossa con abilità e astuzia da Lord Stratford de Radcliffe, aveva impedito lo scivolamento dell'Impero Turco nella sfera di influenza russa.
Ora c'erano da eliminare i Borbone, poco docili ai diktat commerciali di Londra e in possesso di una possente e moderna flotta. Nasce così quella che è stata definita una delle più capillari e pianificate opere di corruzione (a suon di piastre turche - la moneta che contava nelle acque del mare nostrum) di tutti i tempi.
- Scritto da Marcello Brignone
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