Una serata con gli studenti dell’Istituto di Lingua e letteratura russa dell’Universita di Messina. Versi, canzoni e il suono dal vivo della fisarmonica.
Studiare una lingua non e un fatto di pura e semplice erudizione, o solo una preparazione al mondo del lavoro, e entrare nelle viscere del “corpo” che ha prodotto quella lingua, e leggere il suo DNA.
Un merito, fra gli altri, e' da ascrivere a questa iniziativa, ormai diventata una consuetudine: quello di rompere con tanto freddo accademismo universitario e di proporre cultura piacendo, tra un verso e un cioccolatino. Anche questa è Università.
L'idea di Patria nella poesia russa del '900
Messina, 14 dicembre 2000
Il titolo della serata, L'idea di "Patria" nella poesia russa del '900, e' solo una delle chiavi possibili per descrivere la burrascosa storia di questo paese e l'amore che il popolo russo nutre per la sua terra. Il '900 e' stato un secolo cruciale per le sorti della Russia: l'analfabetismo delle masse popolari tenute nell'ignoranza, l'inevitabilita' della rivoluzione per risolvere conflitti e contraddizioni, il suo carattere sanguinoso e violento, la grande guerra patriottica, (cosi i russi chiamano la seconda guerra mondiale), la Russia Sovietica con la cultura di massa e il soffocamento di tutto cio' che era individualismo ed, infine, il crollo dell'URSS nell'agosto del 1991 e la nascita della nuova Russia con il vento dei cambiamenti democratici e il difficile cammino verso la costruzione di una nuova societa. Nel corso di tali eventi il popolo non ha mai esaurito la riserva creativa di energie e di idee; ha superato mille difficolta' continuando a credere nella propria terra, nel suo risorgere, nel suo avvenire. I russi hanno un sentimento diverso della terra rispetto agli occidentali semplicemente perche' "diversa" e' la loro terra. La Russia e' un gigantesco Oriente-Occidente: essa unisce in se due mondi. Secondo il filosofo russo del '900 Berdjaev c'e "una quasi corrispondenza fra la geografia fisica e quella spirituale di questo paese: nell'anima russa vi e la stessa incommensurabilita', immensita', tensione all'infinito della pianura russa, di questi spazi enormi essa non conosce la misura e spesso cade in eccessi, ha un carattere indeterminato volto all'infinito".
Questo spiega il carattere contraddittorio del popolo russo, i suoi tratti antitetici: da una parte esso ha bisogno di un forte potere dello stato, risente la necessita di essere governato e guidato; e dall'altra, rispecchiando le sconfinate distese tende verso l'infinito, verso la ribellione e la liberta'. Tutto questo ha trovato riflesso nelle melodiche e melanconiche canzoni popolari, eseguite generalmente dal coro, con carattere di profonda tristezza che rappresentano una delle piu' alte espressioni del culto religioso e patriottico. E’ il caso del toccante canto popolare Ej, uchnem / Vniz po matuske po Volge…. e della canzone popolare Patria, interpretata nel corso della serata dagli studenti del primo anno:
Vedo meravigliose distese Вижу чудное приволье,
Vedo pianure e campi Вижу нивы и поля –
Questa natura russa, Это русская природа,
Questa e la mia Patria Это Родина моя.
Vedo montagne e valli Вижу горы и долины,
Vedo fiumi e mari Вижу реки и моря –
Questa russa immensita Это русское раздолье,
Questa e la mia Patria. Это Родина моя.
Sento il canto dell'allodola Слышу пенье жаворонка,
Sento il trillo dell'usignolo Слышу трели соловья –
Questa terra russa Это русская сторонка,
Ecco la mia Patria. Это Родина моя.
Per dare l'idea della Russia espressa in poche righe abbiamo scelto una poesia di uno dei piu famosi poeti dell''800, Tjutcev.
FEDOR TJUTCEV (1803-1873)
Anche se Tjutcev appartiene all'800, e strettamente legato al secolo di cui parleremo. Questo poeta, infatti, fu veramente capito e apprezzato soltanto nel '900 diventando, cosi, l'ispiratore del simbolismo russo. In molti suoi versi dedicati alla Russia egli sentiva l'imminenza dei "momenti fatali" della storia prevedendo le catastrofi incombenti sul paese natio.
La Russia con l'intelletto non si comprende, Умом Россию не понять,
Con il metro comune non si misura, Аршином общим не измерить.
Particolare e la sua statura, У ней особенная стать.
Nella Russia non si puo che credere. В Россию можно только верить.
La letteratura russa del '900 non creò un grande romanzo, come quella dell'Ottocento, ma diede vita a una poesia eccelsa. Questo periodo fu battezzato dai critici della letteratura come "secolo d'argento", caratterizzato da un vero caleidoscopio delle correnti letterarie: simbolismo, acmeismo, futurismo, immaginismo.
Ma l'inizio del secolo fu dominato, in special modo, dal simbolismo. I simbolisti si consideravano una corrente nuova, in conflitto con i rappresentanti della vecchia letteratura. I poeti simbolisti, con la loro peculiare sensibilità, sentivano che la Russia stava precipitando verso l'abisso e che la vecchia cultura russa aveva ormai fatto il suo tempo: dalla sua caduta doveva sorgere una Russia e una cultura nuove.
ALEKSANDR BLOK, il più grande poeta lirico russo dell'inizio del secolo nella sua poesia Russia si domanda a chi si donerà la Patria e che cosa ne risulterà.
Russia, misera Russia, Россия, нищая Россия
le tue grigie izbe, Мне избы серые твои,
le tue canzoni al vento твои мне песни ветровые
per me, prime lacrime d'amore! Как слезы первые любви
non riesco a compatirti, Tебя жaлeть я не умею
E con cura porto questa croce И крест свой бережно несу
Allo stregone che vuoi Какому хочешь чародею
Da' la tua brigante bellezza Отдай разбойную красу.
Lascia che ti adeschi e t'inganni,
Non ti perderai, non morirai,
e solo l'inquietudine annebbiera
le tue bellissime fattezze…
VELEMIR CHLEBNIKOV (1885-1922)
Nell'opera del futurista Chlebnikov scorgiamo un artista raro e inusuale che e riuscito ad unire due campi completamente opposti: quello scientifico-sperimentale e quello artistico. La parola per lui non è solo lo strumento di espressione dell'esistenza umana, ma l'esistenza stessa che vive nel tempo. Chlebnikov, definito "poeta per i poeti" per la complessità dei suoi versi non ha mai scritto poesia propagandistica, ma ha sempre reso l'idea di Patria attraverso parole semplici e mirate al cuore: "La Russia sei tutta un bacio nel gelo".
Dopo il 1917 smette di pubblicare le sue opere, non perché gli venga impedito, ma semplicemente per una sua volontà personale.
Мне мало надо Mi basta poco
Краюшку хлеба Una crosta di pane
И каплю молока. Un goccio di latte
Да это небо. E questo cielo
Да эти облака. E queste nuvole
Verso il 1917, all'alba di una guerra perduta, tutto era maturo per la rivoluzione. Il vecchio regime era corrotto e non aveva piu sostenitori. Accadde ciò che molti intellettuali prevedevano e presentivano.
La rivoluzione comunista voleva portare a tutto il mondo il benessere e la liberazione dall'oppressione. E' vero che essa creò un oppressione più grande e anniento ogni liberta, ma lo fece credendo sinceramente che questo fosse solo un mezzo temporaneo, necessario per la realizzazione di un fine superiore. Il significato principale della Rivoluzione d'Ottobre fu il risveglio e l'emancipazione delle enormi forze del popolo russo.
Pochi poeti accolsero entusiasticamente la rivoluzione, facendosene portavoce. Fra questi uno dei maggiori rappresentanti del futurismo russo Vladimir Majakovskij.
VLADIMIR MAJAKOVSKIJ (1893-1930)
Nella sua autobiografia Majakovskij scrisse: "Ottobre. Aderire o non aderire? Tale questione non esisteva per me. Era la mia rivoluzione".
Majakovskij si formò come poeta anteriormente alla rivoluzione, questo fu il suo periodo migliore da cui scaturirono opere letteralmente straordinarie. Dopo il 1917, e soprattutto dopo il 1923 si osserva in lui una crisi di talento. Nella sua poesia trovano posto i contenuti rivoluzionari e propagandistici. Gli ultimi anni della sua vita egli li dedica all'utopia della costruzione del socialismo e ai canoni dell'arte utilitarista. Spezza suicida la sua vita con un colpo di pistola a soli 37 anni non vedendo realizzato il suo ideale.
Nel brano della poesia proposta il poeta grida il suo orgoglio per la nuova Patria, essendo fiero del passaporto dell'Unione Sovietica.
Я волком бы выгрыз бюрократизм, Roderei la burocrazia come un lupo
к мандатам почтения нету, non ho alcun rispetto per i mandati
к любым чертям с матерями катись che vadano al diavolo
любая бумажка, но эту… tutti i fogli di carta, ma questo…
я достаю из широкох штанин io tiro fuori dai larghi pantaloni
дубликатом бесценного груза. Come duplicato di un fardello senza prezzo
Читайте, завидуйте – leggete, invidiate
Я гражданин Советского Союза. Sono cittadino Sovietico
SERGEJ ESENIN (1895-1925)
Diversamente da Majakovskij nell'opera di Sergej Esenin, appartenente alla corrente dell'immaginismo, non ci sono riferimenti alla realta politica. Esenin fonde in maniera del tutto naturale nella sua ideologia contadina, intrisa di Cristianesimo, gli eventi storici della Madre Patria. Grazie alla sua poesia dal ritmo fluido e dalla profonda musicalita, Esenin s'impone, oggi, nel panorama letterario russo quale uno dei piu grandi cantori della terra natia.
Но и тогда, когда во всей планете
Пройдет вражда племен,
исчезнет ложь и грусть
Я буду воспевать всем существом в поэте
Шестую часть земли
С названьем кратким Русь.
Dal primo attacco dell'artiglieria tedesca sulla frontiera sovietica il 22 giugno del 1941 si apre una pagina nuova: la Grande guerra Patriottica e scaturisce il motivo dominante della poesia degli anni di guerra:
"In piedi, immenso paese, / Sii pronto alla lotta mortale / Con la cupa potenza fascista, / Con l'orda stramaledetta!"
Questa fu per il paese, durante 1.418 giorni di sangue, la triste verita.
L'opera della maggior parte dei poeti del periodo della guerra e dedicata alla difesa della Patria, all'eroismo del popolo nella sacra lotta contro il nemico. Vogliamo presentarvi per l'occasione uno dei piu popolari poeti sovietici di questo periodo Konstantin Simonov.
KONSTANTIN SIMONOV
La forza poetica di Konstantin Simonov consiste nel fatto che, utilizzando delle parole semplici egli non si e rivolto al popolo in generale, ma alla coscienza patriottica del singolo in particolare. E la nozione di Patria, tema principale dei poeti durante la guerra e gli anni successivi, viene da lui individualizzata all'evidenza:
" …Se non vuoi lasciar prendere / Dal Tedesco dal nero fucile / Casa, madre e tenera sposa, / Tutto cio che Patria chiamiamo…"
Le trascuratezze stilistiche talvolta evidenti della sua poesia non hanno indebolito il potere di seduzione dei versi di Simonov, che vanno mirati al cuore:
"…Andiamo, nessuno puo salvarla / Se tu non la salvi. / Andiamo, nessuno puo ucciderlo / Se tu non lo uccidi".
Viene ora proposta un'altra poesia del poeta che decanta l'immensita delle distese della Russia e l'amore del popolo per la propria terra, che va difesa e protetta ad ogni costo.
Касаясь трех великих океанов,
она лежит, раскинув города,
покрыта сеткою меридианов,
непобедима, широка горда.
Да, можно выжить в зной, в грозу, в морозы,
да, можно голодать и холодать,
идти на смерть… Но эти три березы
при жизни никому нельзя отдать.
VASILIJ FEDOROV
Я много жил, пожить бы столько же,
себя от всех не отделю.
Чем на земле живу я дольше,
тем больше я тебя люблю.
Ты с каждым годом все красивей,
милей, чем солнце поутру.
И имя гордое Россия
Звенит как знамя на ветру.
IOSIF BRODSKIJ
Воротишься на родину. Ну что ж.
Гляди вокруг, кому еще ты нужен,
кому теперь в друзья ты попадешь
воротишься, купи себе на ужин
какого-нибудь сладкого вина,
смотри в окно и думай понемногу:
во всем твоя, одна твоя вина,
и хорошо. Спасибо. Слава Богу.
Oggi il tema della Patria e diventato attuale quando mai. Con le difficolta sorte in Russia dopo la disgregazione dell'URSS, dopo il crollo di un mito, di una potenza mondiale che si opponeva al dominio degli Stati Uniti la situazione economica e precipitata. Il popolo russo, abituato a vivere sotto la protezione dello stato socialista ha dovuto affrontare una realta nuova, un brusco passaggio verso la societa capitalista. In questo periodo cruciale per la Russia alcuni suoi cittadini preferirono lasciare il paese alla ricerca di una vita piu facile. Ma la maggior parte dei russi, pur avendo la possibilita di emigrare, e rimasta fedele alla propria terra, lontana la quale si sentirebbe sradicata dalle proprie origini, dalla propria amata Santa Madre Russia. A questo proposito sono molto attuali le parole di una poetessa contemporanea, JULIJA DRUNINA.
О, Россия, с нелегкой судьбою страна
У меня ты, Россия, как сердце одна.
Я и другу скажу, скажу и врагу –
Без тебя, как без сердца, прожить не могу.
O Russia, paese dal destino non facile
Per me, Russia, sei come il cuore, unica
lo diro a tutti, all'amico e al nemico,
senza di te e come senza il cuore, non si puo vivere.
In conclusione della nostra serata e stata proposta una canzone di un gruppo musicale DDT.