Una suggestiva esperienza artistica che nasce dall'incontro casuale di due talenti musicali diversi. In Sicilia.

Talento chiama talento. Nicola ed Alena due artisti nel sangue, “costretti” dalla vita ad inseguire il minimo materiale indispensabile per sé e i propri cari, relegando il talento ai momenti liberi, alle occasioni temporanee di “sfogo”. Lui siciliano, lei bielorussa, da molti anni ormai residente a Messina, hanno vissuto separatamente la loro vita artistica. Non sono più giovanissimi, ma hanno grinta e passione da vendere. Molti conoscono le loro doti: chitarrista raffinato lui, soprano dal timbro morbido ed incisivo lei.

Meno di un anno fa la conoscenza casuale ed insieme frutto di un elemento che li unisce a distanza: il mondo, la cultura russa. Si ritrovano insieme in una riunione dell'Associazione “Messina-Russia”, a dare i loro consigli, a proporre iniziative agli altri. Quasi inevitabilmente iniziano a lavorare insieme, prima per eventi promossi dall'associazione, poi per idee spettacolo tutte fondate su di loro... Nasce così il “Duet Risonanza”.

A Billy nella sua carriera musicale è sempre piaciuto misurarsi col nuovo, cercando strade di espressione artistica personali; la romanza russa piomba su di lui come un fulmine a ciel sereno, se ne appassiona e non si limita ad accompagnare col suo strumento la voce di Alena; ne ricerca assonanze con “motivi” già sentiti. La canzone napoletana è dietro l'angolo, ne coglie affinità strutturali. E il suo intuito non lo tradisce. Dopo un breve confronto di idee e una ricerca su internet comprende che la “commistione” ha origini lontane ma precise: la Russia del XVIII secolo accolse numerosi compositori ed artisti napoletani; tra questi Francesco Araja, maestro di cappella alla corte di tre zar, che fece risuonare per la prima volta il bel canto in Russia e d'altra parte musicò e presentò nel 1755 la prima opera tutta russa, libretto e cantanti russi. La componente partenopea ha influito profondamente sulla storia della musica russa e la romanza non ne è rimasta immune.

E' tutta di Billy l'idea di intervallare la proposta concertistica del duo, all'inizio tutta fondata sulla romanza russa, con alcuni pezzi della tradizione napoletana; ed Alena lo segue, dando tutta se stessa per interpretare al meglio, da slava, parole e suoni non certo famigliari. Ma evidentemente la “commistione” dei generi non è artificiale e funziona; Alena passa abilmente, quasi naturalmente, dal russo al napoletano e viceversa. Al punto da far venire i dubbi a qualche spettatore distratto, che non comprende più se la soprano sia italiana o russa.

Alena e Billy si esibiscono nei locali, portano fra la gente un genere non di cassetta ma che trova riscontri molto positivi, a volte perfino entusiasti, come quelli di alcuni degli stessi proprietari dei locali che si accorgono di avere tra le mani un “prodotto” del tutto inedito. Colpisce il nuovo, colpisce l'eterogeneità dei due artisti, colpisce soprattutto la capacità di coinvolgere. Si può intrattenere e trascinare senza nulla togliere al gusto e alla raffinatezza. Il ”Duet risonanza” riserva al suo pubblico dei veri piccoli capolavori di originalità e professionalità: come ad esempio la riproposizione della A'vucchella, scritta di getto nel 1892 da Gabriele D'annunzio o il tema musicale su Il Lago dei cigni per solo chitarra!

Quali sono i progetti futuri? “Andare ed esibirci dove ci chiamano”- dicono. Come d'altronde hanno fatto fino ad adesso, in questi primi intensissimi mesi del loro sodalizio: a Messina, a Palermo... Per l'estate nei piani c'è la Francia. E dopo l'estate una “sorpresa”. Alena e Billy non si accontentano di quello che hanno fatto ed hanno in serbo un altro progetto artistico, di cui però non vogliono anticipare nulla. “Sorpresa” per l'appunto. Su originalità e qualità, tenuto conto di quanto fin qui visto, e sentito..., possiamo scommetterci.

 

Giuseppe Iannello

Link utili:

- Il Blog di Billy Pavia

- La Pagina Facebook del “Duet Risonanza”