La Russia a Messina
Una guerra di rappresentanza politica
Circa 80.000 morti e 50.000 feriti: questo è il bilancio della disastrosa Campagna di Russia pretesa da Mussolini. Abbiamo voluto rivivere questo pezzo della nostra storia con un reduce messinese, Trento Malatino. Figura di intellettuale ed educatore che è stato e rimane nell’animo di tanti suoi studenti e concittadini anche un maestro di vita.
Professore dove si trovava quando ha saputo che sarebbe dovuto partire per la Russia?
Eravamo tornati dalla campagna di Iugoslavia e ci trovavamo a Roma. Io facevo parte dell’81° Fanteria, in qualità di aiutante maggiore in seconda. Era l’inizio dell’estate; ci riunirono in cortile e ci fecero un discorso enfatico, dicendoci che in Russia ci saremmo dovuti distinguere, che noi ufficiali in fondo eravamo dei volontari …
- Scritto da Giuseppe Iannello
- Categoria: La Russia a Messina
Sotto le macerie di Messina
Racconto di un sopravissuto al terremoto del 1908 di Sergej Stepanovic Tchakhotine
Per gentile concessione di P.Tchakhotine.
© P. Tchakhotine
Leggi tutto: Sotto le macerie di Messina In viaggio verso Strasburgo
Il Liceo "La Farina" di Messina ha voluto coronare il lavoro compiuto dagli studenti in occasione della settimana dedicata dalle scuole italiane alla lingua e alla cultura russa per l'anno 2004 con un prodotto multimediale di grande interesse dedicato alla Russia vista e "scoperta" sotto diversi aspetti. Di seguito troverete l'introduzione al testo e il link al progetto che Russianecho è lieto di presentare ai suoi lettori nella sua forma originale. Buon viaggio!
A lezione da ZaslavskyIl noto sociologo russo racconta agli studenti messinesi la Russia che cambia. “Berlusconi sulla Cecenia non sbaglia”. Transizione e identità nazionale. Sono le due parole chiavi di cui si è servito Zaslavsky per spiegare la situazione attuale della Russia all’uditorio messinese. Transizione politica, economica e ricerca di una nuova identità russa dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Victor Zaslavsky, sociologo leningradese costretto all’emigrazione nel 1975 e ora docente alla LUISS di Roma, è stato invitato dall’Università di Messina (Dipartimento di studi sulla civiltà moderna) in collaborazione con la fondazione Bonino-Pulejo, nell’ambito di una serie di incontri di riflessione sul ruolo dell’Occidente nel nuovo secolo.
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