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Un bianco sole e basse, basse nubi,
lungo gli orti - dietro il muro bianco - un cimitero.
E sulla sabbia file di spauracchi di paglia
sotto le traverse a statura d'uomo.
E, penzolandomi oltre i paletti dello steccato,
vedo: strade, alberi, soldati sbandati.
Una vecchia contadina, cosparso di sale grosso
mastica e mastica un tozzo di pane nero...
Come hanno potuto incolleriti queste nere capanne,
Signore! e perché a tanti mitragliare il petto?
Passa un treno e ulula, e si mettono a ululare i soldati,
e leva polvere, leva polvere la strada che indietreggia...
- No, morire! Meglio non essere mai nati,
che questo lamentoso, penoso, carcerario ululato
per le belle dalle nere ciglia. - Ah, e pure cantano
adesso i soldati! Oh, Signore, Dio mio!
3 luglio 1916
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